LE DONNE FANNO PARKOUR

Chi sono i praticanti di Parkour? Sono maschi, femmine, grandi, piccoli, bianchi, neri, gialli? Niente di tutto questo. I praticanti di Parkour sono Persone, non ci sono differenze che tengono in questa disciplina. Le donne quindi non solo possono praticare Parkour, ma lo possono fare anche bene, come tutti. Le differenze tra donne e uomini esistono, così come esistono le differenze tra donne e tra uomini. Nella diversità il Parkour trova uno dei suoi tesori più grandi, questo perché essendo una pratica non competitiva giova estremamente dalle differenze personali mettendole in relazione tra loro e creando dunque, nuovo Valore. Qui non conta quanto salti lungo, conta il Valore che porti, e in questo non conta essere donna o uomo.

Una delle paure più grandi delle donne quando si approcciano al Parkour è quella di “diventare grosse”, questa paura ha radici culturali fortemente radicate, sono frutto di secoli di rappresentazione del genere femminile come gracile, indifeso, sottomesso. In realtà la donna moderna è in grado di scardinare questo falso mito ed uscire da questa gabbia. La donna moderna è indipendente non solo economicamente. Le donne che praticano Parkour hanno la possibilità di riappropriarsi non solo del proprio corpo, ma anche del loro diritto ad essere veramente belle! Si perchè, in senso evolutivo, una donna è bella quando sa badare a se stessa, quindi non solo a livello economico. Una donna moderna è in grado scavalcare un muro da sola.

"Per ogni individuo, lo sport è una possibile fonte di miglioramento interiore" Pierre de Coubertin

La possibilità di migliorare è un diritto di tutte le donne e di tutti gli uomini

Ma in che modo una donna può giovare dalla pratica del Parkour? Per rispondere a questa domanda è necessario premettere che la pratica del Parkour Activita non ha finalità competitive, ma di crescita personale. E la possibilità di migliorare è un diritto di tutte le donne e gli uomini. Le donne nel Parkour potranno sperimentare il proprio corpo, le sue potenzialità e i suoi limiti, apprenderne nuove modalità di utilizzo e godere di un nuovo punto di vista sul mondo. Ciò che ha rilevanza in un corso di Parkour Activita è quanto impegno, motivazione, attitudine hai. Non si tratta di grandi salti dunque, come spesso si pensa, ma di una ricerca continua su di sé. E questo lo fanno gli uomini come le donne.

Ed ecco che le donne possono praticare Parkour. Possono essere belle, forti, consapevoli, sicure, indipendenti. Tutto nello stesso momento. Il Parkour scardina con gran forza le differenze di ogni tipo, compresa quella di genere. Si pratica insieme, si cresce insieme. Uno dei motti del Parkour è da sempre “we start together, we finish together”, una frase potente, che mette insieme tutt*. Questo nel rispetto di un’altra grande frase che ispira da sempre il mondo del Parkour, “essere forti per essere utili”, il motto Herbertista che fa intendere come, per poter contribuire alla società, tutte le donne e gli uomini della terra devono investire su se stess*. Non solo un diritto quindi, ma un’azione di responsabilità collettiva!